Le comunità energetiche riducono le disuguaglianze sociali, diminuiscono l’impatto ambientale e permettono di usufruire di condizioni energetiche economicamente competitive, inoltre garantiscono importanti benefici per le collettività locali coinvolte:
Le comunità energetiche prevedono l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, incentivando la diffusione di energia verde al posto delle fonti fossili per diminuire le emissioni di gas ad effetto serra e mitigare i cambiamenti climatici attraverso la riduzione di inquinanti e climalteranti per tutta l’area in cui la comunità è situata.
Legati ai meccanismi di incentivazione previsti dalla legge per promuovere la transizione energetica. Questi incentivi sono inoltre cumulabili con altre agevolazioni, tra cui il Bonus Casa 50% e i benefici della Transizione 5.0.
Questo comporta la possibilità per imprese, enti locali e cittadini di ottenere un risparmio economico elevato grazie alla riduzione dei costi dell’energia.
Corrispettivo per l’energia autoprodotta, non utilizzata e immessa in rete:
Corrispettivo pari al «Prezzo zonale orario» – circa 0,05 €/kWh
Esenzione per autoconsumo di alcune componenti tariffarie definite da ARERA
€/kWh 0,008
Tarriffa incentivante fissa per 20 anni riconosciuta sulla quota parte di energia elettrica condivisa
Tariffa incentivante = Parte fissa + parte variabile. La parte fissa varia in funzione della taglia dell’impianto, la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell’energia.
È inoltre prevista una maggiorazione tariffaria per gli impianti ubicati nelle Regioni del Centro e Nord Italia.
La diminuzione dei costi energetici e delle emissioni inquinanti favorisce la coesione delle comunità locali e promuove modelli di inclusione e collaborazione sociale, con una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori e il contrasto della povertà energetica.